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Sottosopra racconti

Sottosopra

16,00

Ci sono diversi modi di vivere la realtà quotidiana, a volte però è necessario guardarla sottosopra per non lasciarsi sopraffare.
Non ci sono regole nei microcosmi di questi racconti e, quando ci sono, vengono subito sovvertite, perché ciò che non ti aspetti talvolta ti cambia radicalmente.

Quando la quotidianità può sorprendere e aprire nuove prospettive

Spesso sono contrattempi: un tamponamento d’auto nel traffico natalizio, un temporale estivo che ti sorprende in aperta campagna, un’auto in panne mentre sfoghi la rabbia per aver perso il lavoro.
Giornate qualsiasi iniziate male, ma destinate al cambiamento, quello che non ti aspetti, che ti sorprende, e talvolta ti cambia del tutto.
Sono incontri: motori di sentimenti, di vita, di memoria, contrasti che si fondono inaspettatamente per dare un senso positivo all’esistenza.
Non ci sono regole nei microcosmi di questi racconti, e quando ci sono vengono subito sovvertite.
Ne risulta il racconto di una quotidianità inaspettata, contraddittoria se si vuole, popolata da figure imprevedibilmente forti, coraggiose, come Chitra e Amadou, capaci di consolare chi è straniero a se stesso, o come Bianca, Emilia e Dora, che raccontano la gioia del vivere, anche nella fatica.
Basta un piccolo inciampo alla routine ed ecco, nella rottura della linearità, della banalità del vivere, svelarsi mondi differenti, nascere prospettive “spostate” che possono illuminare “il quotidiano buongiorno a noi stessi”.
Ci sono diversi modi per vivere la realtà quotidiana, a volte però è necessario guardarla sottosopra per non lasciarsi sopraffare.

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La recensione apparsa su La pianura

Libri da leggere

Rita Gabrielli, chi era costei?, si potrebbe chiedere il lettore in un rigurgito manzoniano. Segnatevi il nome, perché sentirete parlare ancora di questo donnino tosto, che ha scavallato da un po’ il mezzo secolo, anche se a vederla di anni gliene dareste una decina in meno. Diciamo dunque che trattasi di una signora attorno ai quarantacinque anni, di quei tipi che non si piangono addosso; per dire, ha il figlio che vive a qualche fuso di distanza, per l’esattezza a Melbourne, Australia, e nella terra dei canguri ha messo radici: si è sposato, sta facendo carriera nel lavoro e di tornare nell’asfittica Italia se non per i periodi canonici di vacanza – Natale e Ferragosto – non se ne parla proprio. Lei tribolerà pure per la lontananza, questo è certo, ma non è che quando t’incontra ti prende da parte, tira fuori le foto dal portafogli e comincia a raccontarti di quantebbello suo figlio qua, e quantebbravo suo figlio là, e non hai idea di quanto soffro che non può venire a mangiare i cappelletti in brodo la domenica, per poi passare ad intrattenerti sugli ultimi acciacchi e concludere la chiamiamola così conversazione col tradizionale: a proposito, ma lo sai chi è morto?
No, la signora in questione si tiene ben chiusi dentro, in infusione, emozioni, pensieri, preoccupazioni, per poi distillare il tutto in raccontini delicati che rappresentano sottili indagini attorno all’animo umano. Pagine che hanno a protagoniste soprattutto donne volitive, capaci di prendersi silenziose ma fragorosissime rivincite su datori di lavoro incattiviti dalla crisi, mariti egocentrici, e insomma sugli uomini in generale. E che, per singolare contrappasso, proprio grazie a due uomini hanno visto la luce: il fratello, a cui Rita da anni regala per Natale un racconto, e che -invece di farle capire che non era proprio il caso di insistere con la grafomania e meglio sarebbe stato tornare al consueto maglione- l’ha incoraggiata a continuare; e l’editore Marco Mari, di Festina Lente Edizioni, che è rimasto conquistato dall’arte magnetica di questa piccola donna col dono della scrittura, dalla sua capacità di scavare nel pozzo dei sentimenti per farli tornare in superficie e commuovere il lettore. Decidendo a tambur battente di dare alle stampe il libro “Sottosopra”, un gioiellino che raccoglie per l’appunto dodici racconti di Rita Gabrielli, a partire da quello che dà il titolo al volume, in cui una intraprendente vedova pachistana trova lavoro ad un’italiana licenziata, e col lavoro ottimismo, autostima, nuove potenti energie per affrontare quella cosa spaventevole e inarrivabile che è la vita. Sottosopra, appunto, come il mondo in cui è una immigrata a dare motivazioni e speranze a noialtri autoctoni e non viceversa, o il muratore senegalese col suo carico di angosce che rivede gli occhi del figlio abbandonato in Africa nello sguardo smarrito del ragazzino che sta scappando da casa e lo convince a tornare dai suoi, lui che può. Il mondo in cui la donna si prende finalmente la sua bella rivalsa sul maschio, guadagnando nei fatti pari dignità con l’altro sesso. 
Storie di carta, verrebbe da dire, che vivono solo sulle pagine del libro, mentre la realtà reale, là fuori, è decisamente meno idilliaca, anzi. Obiezione accolta. Ma fa bene all’anima, di tanto in tanto, pensare che il mondo che noi tutti si sognava da piccoli, un mondo di uguali imbevuto di solidarietà e di condivisione e umanità, quel mondo in fondo cristiano che i cristiani per primi rinnegano nei comportamenti di tutti i giorni, sia lì e che basti allungare la mano per agguantarlo e sentirsi tutti finalmente dei giusti. Se vi sembra poco per un piccolo libro, beh, non lo è. E di questa
illusione consolatoria dobbiamo ringraziare una piccola donna piena di sentimenti da sublimare, Rita Gabrielli, e un piccolo editore coraggioso, Marco Mari, che con la sua Festina Lente Edizioni nuota con testardaggine nel mare in tempesta dell’editoria in tempo di crisi. (E anche Paolo Gabrielli, che ha sottratto alle tarme cataste di maglioni per immolarli sull’altare della letteratura).
Andrea Poli
(La pianura, 2014, n. 3)

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Autore

Rita Gabrielli

Titolo

Sottosopra

Sottotitolo

e altri racconti

Collana

Narrativa

Pagine

120

Formato

14 x 20,5 cm

Rilegatura

brossura

Peso 0.230 kg